Nell’ambito della prevenzione oncologica, la mappatura dei nei rappresenta un esame importante specie per quei pazienti che presentano numerosi nei o portano con sé una storia personale o familiare di melanoma. Vediamo nel dettaglio.
Che cos’è la mappatura dei nei e a che cosa serve?
Quando parliamo di mappatura dei nei (o nevi), ci riferiamo a una valutazione dermatologica per il controllo delle lesioni pigmentate presenti sul corpo del paziente. Questa Indagine consiste nell’acquisizione delle immagini dei nei, sia macroscopiche che dermoscopiche, effettuata con l’ausilio di strumenti ottici di precisione che consentono di cogliere immagini non visibili a occhio nudo. L’ispezione avviene su tutto il corpo del paziente e il dermatologo ha così la possibilità di visionare e archiviare sul computer le foto delle macchie pigmentate sospette in modo da poterle poi confrontare con quelle salvate in precedenza e individuare eventuali segni di alterazione.
L’obiettivo è quello di individuare precocemente eventuali alterazioni pericolose per poi decidere se sia o meno necessaria l’asportazione chirurgica o semplicemente quando sia necessario tenere sotto controllo una determinata lesione nel tempo.
A chi è consigliato l’esame?
Premettiamo che chiunque può sottoporsi a questo esame perchè non invasivo, non doloroso e totalmente privo di rischi. L’indagine è però caldamente consigliata ad alcune categorie di persone che presentano rischio di melanoma più elevato:
- chi ha familiarità ovvero la presenza di un parente di primo o secondo grado che ha sviluppato un melanoma
- chi ha già sviluppato un melanoma in passato
- persone con pelle e occhi chiari, con la tendenza a formare lentiggini e che tendono a scottarsi al sole
- persone con molti nei (più di cinquanta)
- persone che hanno subito scottature solari (specie durante l’infanzia e l’adolescenza) o che si espongono al sole nelle ore centrali della giornata e senza adeguata protezione solare.
Come si svolge?
L’esame si svolge in regime ambulatoriale e senza particolari norme di preparazione. È preferibile eseguire il test quando non si è intensamente abbronzati, ma l’abbronzatura non rappresenta una controindicazione assoluta allo svolgimento dell’indagine.
Il paziente viene fatto sdraiare sul lettino e viene sottoposto a una prima analisi visiva della pelle. In seguito il dermatologo procederà alla mappatura e memorizzazione dei nei più significativi presenti sulla pelle tramite un apparecchio chiamato dermoscopio. L’esame viene poi eseguito sull’altro lato del corpo. Le fotografie dei nei così ottenute vengono poi archiviate in modo da poterle confrontare con quelle che verranno eseguite successivamente o che sono state eseguite in precedenza, in modo da poter notare eventuali modificazioni non percepibili ad occhio nudo.
L’esame è del tutto indolore e privo di controindicazioni e ha una durata complessiva di circa 45 minuti.