Tra gli incidenti più comuni per gli sportivi amatoriali, gli infortuni che avvengono durante la pratica degli sport invernali possono avere conseguenze anche serie sui muscoli e sulle articolazioni. In questo articolo vediamo insieme quali sono le cause più comuni di infortunio e come difendersi.
Le cause di infortunio
Secondo alcune indagini condotte, tra gli altri, dall’Istituto Superiore di Sanità, le persone vittime di incidenti o infortuni durante la pratica di sport invernali sono alcune decine di migliaia ogni anno. Tra gli sport più a rischio non si possono non indicare lo sci, lo snowboard e il pattinaggio sul ghiaccio, ma anche attività apparentemente più dolci, come ad esempio le passeggiate sulla neve, possono nascondere delle insidie che è necessario conoscere ai fini della prevenzione. Tra le cause principali di infortunio annoveriamo:
- preparazione fisica insufficiente
- stanchezza
- scarsa conoscenza delle difficoltà tecniche dei percorsi affrontati
- attrezzatura inadeguata
- condizioni climatiche avverse e scarsa qualità del manto nevoso o del ghiaccio
- sovraffollamento.
È importante sottolineare che circa il 10% degli incidenti è causato da scontri tra sciatori. È dunque buona norma prediligere piste meno frequentate e orari non di punta, specie per gli sportivi meno esperti.
Gli infortuni più frequenti
Per quanto riguarda lo sci alpino, com’è noto, i traumi più comuni riguardano gli arti inferiori, in particolare il ginocchio con lesioni del legamento crociato anteriore (LCA) e dei menischi o fratture della tibia. Si tratta di infortuni piuttosto seri i cui tempi di recupero variano da alcune settimane a circa sei mesi come nel caso della rottura di LCA.
Meno frequenti gli infortuni di carattere traumatico tra chi pratica lo sci di fondo, che può andare invece incontro con più frequenza a infortuni da sovraccarico come le infiammazioni ai tendini, anche se non si possono escludere traumi a carattere distorsivo.
Per quanto riguarda lo snowboard, così come nel pattinaggio, si va spesso incontro a infortuni dovuti alle cadute come lussazioni della spalla e fratture della clavicola, dell’omero, del polso o addirittura del bacino (quest’ultima più frequente nello snowboard).
Come detto, anche semplici passeggiate sulla neve o trekking un po’ più impegnativi possono nascondere delle insidie: non sono infrequenti infatti le cadute accidentali che possono avere conseguenze su spalle e polsi o essere causa di lesioni muscolari negli arti inferiori.
Capitolo a parte meritano gli infortuni del massiccio cranio-facciale. Meno frequenti, sono però i più pericolosi per la vita ed è indispensabile indossare sempre il casco, in ogni circostanza e a tutte le età.
La prevenzione
Come detto in precedenza, la principale causa di infortunio tra gli sportivi amatoriali è la scarsa preparazione fisico-atletica con cui si affrontano gli sport sulla neve. È dunque di fondamentale importanza rivolgersi, prima di partire per la settimana bianca, a un fisioterapista o a un preparatore atletico specializzati al fine di effettuare un’adeguata preparazione muscolare pre sciistica specie per chi non pratica sport regolarmente durante l’anno.
Tra i principali gruppi muscolari da rinforzare per le attività sportive invernali ci sono senz’altro i muscoli della coscia (in maniera particolare il quadricipite), i muscoli della parete addominale, i muscoli delle spalle. Anche un lavoro propriocettivo, basato sul miglioramento dell’equilibrio, è importante per permettere al sistema nervoso centrale di avere sotto controllo le strutture del corpo più periferiche, in particolare piedi e caviglie. Anche lo stretching è importante perché, migliorando l’elasticità, consente di avere un corpo più pronto ad affrontare eventuali impatti o perdite di equilibrio.
Da non trascurare anche una corretta alimentazione e una giusta idratazione, prima, durante e dopo lo sforzo. Non dimenticare infine di rispettare igiusti tempi di riposo e non strafare. La maggior parte degli infortuni, in tutti gli sport, sono causati infatti dalla stanchezza.