La caduta dei capelli è un problema comune, anche se colpisce più gli uomini che le donne. Quali sonole cause e i possibili rimedi? E che cos’è la medicina rigenerativa di cui si sente parlare? Lo spiega Giovanni Riggi, specialista in tricologia al Washington Medical Center di Milano.
Cosa la provoca e come si cura?
La calvizie e l’alopecia comportano la caduta o la perdita in spessore e quantità dei capelli. Tra le cause che possono provocarle vi è certamente una predisposizione genetica, soprattutto per gli uomini. Tuttavia esistono anche altri fattori che devono essere considerati perché influiscono sulla salute del cuoio capelluto. «Le cause che accelerano la caduta dei capelli, sia negli uomini che nelle donne, sono – spiega Giovanni Riggi, specialista in tricologia al Washington Medical Center di Milano – da ricercare non solo nella predisposizione genetica ma anche in problemi ormonali, cattiva alimentazione, uso di alcuni farmaci, stress psico-fisico. Ad esempio, dopo il parto può accadere che una donna perda una quantità di capelli superiore al normale. Così come possono essere dei fattori scatenanti anche diete dimagranti, carenza di vitamine, anemia o anoressia».
Come prevenire la cura dei capelli?
Per mantenere i capelli sani, è importante seguire uno stile di vita altrettanto sano. Come per tutto il nostro organismo, anche per la salute dei capelli sono importanti dieta sana ed equilibrata con alimenti ricchi di vitamine, antiossidanti, proteine e ferro. Sempre in tema di alimentazione, sono da evitare le diete drastiche che promettono di perdere peso in poco tempo. Anche smettere di fumare e proteggersi dal sole, come usare un cappello, sono alcuni dei consigli degli esperti per chi vuole cercare di preservare i capelli. Si tratta infatti di fattori ambientali che, uniti a un fattore di predisposizione, possono accelerare calvizie e alopecia sia negli uomini che nelle donne.
Quali sono i possibili rimedi?
Il trattamento adatto contro calvizie e alopecia richiede sempre la valutazione di uno specialista. «Ogni persona – sottolinea Giovanni Riggi del Washington Medical Center di Milano – richiede un percorso diverso perché il trattamento sia efficace. Tra i rimedi più “soft” ci sono protesi e parrucche, realizzate anch’esse in base alle caratteristiche del paziente, o la tricopigmentazione, che consiste in un trattamento cosmetico della calvizie attraverso l’utilizzo di pigmenti bioassorbibili, sicuri e non permanenti. Vi è poi – continua lo specialista in tricologia – l’autotrapianto: un intervento chirurgico che trapianta alcune unità follicolari (FUE) o una singola striscia di cuoio capelluto con migliaia di unità follicolari (FUT/STRIP) prelevate dalla nuca dello stesso paziente. A seconda della densità follicolare della zona donatrice, può essere sufficiente anche un solo intervento».
Che cos’è la medicina rigenerativa contro la caduta dei capelli?
L’innovazione nel trattamento della calvizie viene dalla medicina rigenerativa. «Si tratta – afferma Giovanni Riggi del Washington Medical Center di Milano – di una terapia che utilizza fattori di crescita potenziati (PRP) e cellule staminali prelevate da una minima quantità di sangue venoso del paziente e trapiantate nella cute del cuoio capelluto per stimolare la rigenerazione e rivitalizzazione dei bulbi non atrofici. Questo tipo di trattamento – conclude lo specialista in tricologia – è particolarmente indicato nella calvizie iniziale, ma viene utilizzato anche per potenziare gli effetti dell’autotrapianto».