Onde d’urto: sono davvero utili?

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Terapia con onde sonore, quindi di tipo meccanico e che non genera radiazioni, il trattamento con onde d’urto è da considerarsi tra i più efficaci nella cura di molte patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e può essere utilizzata con ottimi risultati anche in ambito urologico nel trattamento della induratio penis al fine di ridurre il dolore e migliorare la funzione erettile. Approfondiamo insieme.

Un “massaggio” profondo dei tessuti

Quando si parla di onde d’urto molte persone associano questo tipo di trattamento all’idea di dolore e invasività. Non è così! Le onde d’urto sono infatti un particolare tipo di onde acustiche che, a livello microscopico, svolgono una stimolazione meccanica profonda paragonabile a una sorta di “massaggio” in grado di indurre le cellule a una reazione positiva con la produzione di sostanze antinfiammatorie e fattori di crescita che stimolano la rigenerazione dei tessuti. L’azione del trattamento è delicata e non provoca, come spesso si crede, la rottura diretta di eventuali calcificazioni che può però aiutare a risolvere per via indiretta. Le proprietà di questa metodica sono dunque di tipo antinfiammatorio, antidolorifico, antiedemigeno e stimolante della rigenerazione tissutale. 

Esistono due differenti tipologie di onde d’urto: 

  • le onde d’urto radiali disperdono l’energia generata attraverso la pelle e sono dunque indicate per il trattamento di patologie muscolo-tendinee superficiali;
  • le onde d’urto focali (o focalizzate) permettono di indirizzare l’energia prodotta più in profondità e direttamente sulla zona da trattare e sono dunque preferibili nel trattamento delle patologie ossee, articolari e tendinee.

Quando sono indicate le onde d’urto?

Introdotte in Medicina inizialmente in ambito urologico per la cura dei calcoli renali, oggi il campo di applicazione delle onde d’urto è principalmente l’ortopedia per la cura di molte patologie dei tendini, delle ossa e dei muscoli. Le patologie tendinee sono sicuramente le più trattate, specie quelle in fase cronica e che non rispondono ad altri tipi di trattamento, insieme ai disturbi della rigenerazione ossea come le pseudoartrosi e i ritardi nella calcificazione. Di recente si è introdotto in maniera più massiccia l’utilizzo delle onde d’urto anche nel trattamento dei muscoli per facilitare il recupero in caso di lesioni, anche eventualmente in abbinamento ad altre terapie.

Si tratta di una metodica non invasiva, sicura ed efficace da svolgersi in regime ambulatoriale. È però fondamentale che il trattamento sia eseguito all’interno di un corretto inquadramento diagnostico, da un professionista esperto e con strumentazione adeguata. 

Il trattamento è in genere ben tollerato e di norma si svolge in cicli di tre sedute, eventualmente ripetibili in caso di beneficio solo parziale. È bene sapere che l’effetto del trattamento non è immediato: è necessario infatti un tempo (anche fino a 2-3 mesi) perché si inneschino le reazioni biologiche stimolate dalle onde.

Non solo ortopedia

Come detto sopra, i benefici delle onde d’urto non si limitano all’apparato muscolo-scheletrico. Di recente si è scoperta la loro efficacia nell’ambito della rigenerazione cutanea e si utilizzano nel trattamento di piaghe, ulcere e ferite, anche di origine traumatica.
Il campo in cui si utilizzano maggiormente è però quello urologico nel trattamento della disfunzione erettile. Le cause vascolari rappresentano il principale fattore responsabile di questo disturbo ed è proprio in questo caso che le onde d’urto a bassa intensità rappresentano una terapia efficace e in molti casi risolutiva. La terapia con onde d’urto sfrutta il fenomeno di cavitazione provocato dalle onde acustiche in grado di accelerare i processi biologici di guarigione e di indurre una migliore vascolarizzazione dei tessuti colpiti migliorando il flusso sanguigno. Si tratta di un trattamento piuttosto recente (i primi studi risalgono al 2010), ma i risultati sono incoraggianti visto che le percentuali di guarigione si aggirano intorno al 70%.

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