Contusioni, distorsioni e problemi muscolari possono presentarsi durante l’estate con il rischio di rovinare del tutto le vacanze. Ecco una breve guida per affrontare i piccoli contrattempi che è bene saper gestire in autonomia, perlomeno negli immediati istanti dopo l’infortunio.
L’estate è un invito allo sport!
La bella stagione e il maggior tempo libero a disposizione sono un invito a praticare sport anche per chi conduce di norma una vita sedentaria e non è allenato. Questa condizione espone però a rischi di infortunio più o meno gravi che devono essere affrontati nella maniera corretta se si vogliono evitare esiti più seri o, nel migliore dei casi, decorsi prolungati.
La passeggiata in montagna o la partita di paddle o di calcetto possono rappresentare un rischio con maggior frequenza proprio se non si è allenati: sono le distorsioni e gli stiramenti infatti gli infortuni più osservati nei Pronto Soccorso e dipendono spesso da muscoli non sufficientemente in grado di affrontare sforzi inusuali e di proteggere le articolazioni.
Quali sono le articolazioni più a rischio?
L’ articolazione maggiormente a rischio è quella del ginocchio. Questa articolazione ha la caratteristica di consentire i movimenti su un solo piano geometrico, quelli di flessione ed estensione: è facile intuire come ciascun movimento che si svolge su altri piani, come ad esempio il movimento laterale causato dai repentini cambi di direzione tipici di alcuni sport, possa rappresentare un rischio per i legamenti specie se i muscoli stabilizzatori di questa articolazione (primo tra tutti il quadricipite che si trova nella parte anteriore della coscia) non sono abbastanza forti da proteggerla.
Altra articolazione a rischio è la caviglia che, sebbene riesca parzialmente a compensare anche i movimenti interni ed esterni, può capitare sia sottoposta involontariamente a torsioni eccessive, la classica “storta”, specie se si è troppo stanchi o, nel caso del trekking, se non si indossano calzature sufficientemente protettive.
Per quanto riguarda le articolazioni di anca e spalla, il rischio sopraggiunge se forzate senza un adeguato allenamento mentre polso e gomito soffrono soprattutto gli urti dovuti alle cadute.
Come prevenire gli infortuni?
Come abbiamo più volte detto qui sopra, il “segreto” è quello di arrivare alle vacanze con un buon grado di forma generale e con un buon grado di allenamento specie dei muscoli che utilizzeremo con maggior probabilità. Come rimedio dell’ultim’ora è consigliabile dedicare un paio di settimane prima di partire al rinforzo muscolare specifico per lo sport che si andrà a praticare – sempre consigliati da un fisioterapista o da un personal trainer specializzato – ed eseguire un buon riscaldamento, che comprenda anche esercizi specifici, prima della della partita o della passeggiata. Per fare un esempio pratico, prima dell’incontro di paddle o di beach volley, una sequenza di esercizi con l’elastico per attivare i muscoli della cuffia dei rotatori della spalla che sono i principali stabilizzatori dell’articolazione, può rappresentare un aiuto molto efficace.
L’ultimo consiglio è quello di non pretendere troppo da se stessi evitando di sottoporsi a sforzi eccessivi, mantenere sempre una buona idratazione e proteggersi dal caldo con occhiali da sole, cappelli e creme solari.
Il protocollo PRICE
Da tanti anni, in caso di lesioni ai tessuti molli, medici e fisioterapisti consigliano una serie di azioni di emergenza da mettere in atto subito dopo l’infortunio che vengono riassunti con l’acronimo PRICE:
- Protezione
- Riposo
- Ghiaccio (ice)
- Compressione
- Elevazione
Per quanto riguarda i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), negli ultimi tempi si consiglia, nel limite del possibile, di rimandarne l’assunzione di alcuni giorni in modo da non contrastare il processo naturale di guarigione dell’organismo. L’infiammazione infatti è sia un meccanismo di difesa che di riparazione: il dolore è un campanello di allarme che ci invita a fermarci mentre la maggior vascolarizzazione che è causa di gonfiore e aumento di temperatura favorisce la funzione “spazzino” delle cellule.
Quando recarsi al pronto soccorso?
Come abbiamo visto, alcuni piccoli infortuni si possono gestire in autonomia senza problemi, ma ci sono casi in cui è meglio non perdere tempo e recarsi subito al pronto soccorso come quando il dolore è troppo forte e invalidante e quando il gonfiore è eccessivo e lascia presagire lesioni di un’entità più seria.
Altro caso in cui il pronto soccorso non si può evitare è la lussazione della spalla: la manovra per far rientrare in sede l’articolazione è complessa, va eseguita da una mano esperta e può essere piuttosto dolorosa e richiedere una piccola anestesia.